in breve - 3effe-italy

Ci occupiamo di produzione e commercializzazione di integratori e cosmetici anche biologici a base di estratti vegetali per viso, capelli, corpo e pet.

La nostra gamma comprende integratori alimentari di sofisticata concezione e cosmetici d’avanguardia, alcuni di essi basati sull’innovativa ricerca in gemmoterapia.

Diversi anni di ricerche e test sulla fitoterapia, mirati al benessere psicofisico di tutti, hanno portato alla nascita di questo progetto con un ampio e rapido riscontro.

carrello vuoto

Il Nostro Blog

L'ALA (alpha lipoic acid), o sempicemente acido alfa lipoico.

Gli integratori alimentari di ALA sono venduti anche come antiossidanti e depurante dei radicali liberi (azione “scavenger”). L'acido a-lipoico come supplemento alla dieta, è attualmente utilizzato in Germania per il trattamento della degenerazione del sistema nervoso periferico derivante dal diabete.

È stato anche usato come agente terapeutico per coma epatico, epatite cronica, cirrosi epatica ed ha avuto un parziale successo nel trattamento del glaucoma e dell'avvelenamento da funghi Amanita (Biosynergy, 2003; Conemaugh Sistema sanitario, 2001a; Csomós e Leuschner, 2003; Herbal Advisor, 2003; Nichols, 1977).

L'acido a-lipoico protegge nervi e vasi sanguigni (che portano i fattori nutritivi) dai pericolosi attacchi dei radicali liberi (ROS), favorendo il benessere delle fibre nervose e svolgendo una generale azione anti-aging. L’ALA, in definitiva, ne protegge l’integrità e le mantiene più giovani a lungo e quindi più in grado di trasmettere in modo efficiente gli impulsi nervosi, indispensabili per la conduzione neuro-muscolare.
Alcuni studi hanno documentato che, somministrato per via orale a dosi di 50-600 mg/die, l’ALA favorisce la riduzione dei sintomi della neuropatia diabetica (formicolio e intorpidimento alle gambe, dolori brucianti, senso di stordimento) nell’arco di 3-5 settimane di integrazione.

Alcuni studi hanno documentato che aumenta la sensibilità all’insulina (anche nelle donne con sindrome dell’ovaio policistico) favorendo l’assorbimento del glucosio e un miglior controllo della glicemia. Favorisce anche una riduzione dei trigliceridi nel sangue. Gli studi hanno documentato che anche ad alti dosaggi l’ALA è sicuro e ben tollerato, in ogni caso per scegliere un’eventuale integrazione è sempre bene chiedere al proprio medico curante o diabetologo.

L’acido alfa-lipoico protegge anche dall’ossidazione del colesterolo-LDL (il colesterolo “cattivo”) agendo – quindi – come un fattore di prevenzione del rischio di malattie cardiovascolari. Alcuni studi hanno, inoltre, documentato la capacità dell’ALA di chelare metalli ovvero di catturare e requisire soprattutto rame e ferro che in alcune cellule porterebbero alla formazione di sostanze fortemente ossidanti.
Altri studi hanno evidenziato la capacità dell’acido alfa-lipoico di migliorare la “tolleranza al glucosio”, quindi di favorire un miglior funzionamento del metabolismo degli zuccheri nelle persone diabetiche e/o obese (nelle quali svolge quindi un’azione protettiva sulla neuropatia diabetica grazie alla sua potente azione antiossidante). Questa sua attività, lo rende utile anche nel miglioramento della performance sportiva (ottimizzando l’utilizzo dell’energia) area in cui è anche importante come “scavenger” dei radicali liberi prodotti nel corso dell’attività muscolare di elevata intensità. Ma non è ancora finita: ulteriori studi hanno evidenziato un’azione ipotensiva ed antinfiammatoria che si sta ancora studiando.
L’acido alfa-lipoico viene considerato un memory-enhancer, ovvero una sostanza in grado di migliorare la memoria in età avanzata e contrastare l’invecchiamento del cervello sempre grazie alla sua potente azione antiossidante.

Molteplici interventi nutraceutici hanno già dato prova di risultati clinici e biologici in pazienti affetti da sclerosi multipla. Il ruolo giocato dallo stress ossidativo è oggi ben compreso durante le recidive acute, nelle lesioni infiammatorie attive e nelle placche croniche di lunga durata e le terapie antiossidanti sono una strategia razionale per questi pazienti.

Le migliori evidenze fino a oggi risiedono in una sperimentazione di due anni con acido alfa lipoico (dose orale giornaliera di 1.200 mg) nella sclerosi multipla progressiva secondaria che ha dimostrato una significativa riduzione dell'atrofia del cervello e la tendenza al miglioramento della velocità di deambulazione.

Anche la disfunzione mitocondriale è implicata nella patogenesi e nella progressione della malattia e sembra che nei primi processi neuroinfiammatori potrebbe essere influenzata la dinamica del traffico mitocondriale assonale: una review del 2018 ha identificato tra i diversi nutraceutici che possono migliorare la disfunzione mitocondriale anche alcuni già testati in studi preliminari in persone con sclerosi multipla come il già citato acido alfa lipoico, la vitamina D, anche ginkgo biloba, L-carnitina, tè verde e curcumina hanno dimostrato sia di avere un impatto biologico, per esempio una variazione del volume cerebrale della risonanza magnetica o una capacità antiossidante, sia di poter dare risultati clinici, quali una riduzione dell’affaticamento o un miglioramento del quadro depressivo.

Al momento, l'unica vitamina con prove sufficienti a supportare l'integrazione di routine per i pazienti con sclerosi multipla è la vitamina D, ma le indicazioni restano sempre quelle di evitare carenze di vitamina.

Importante, quindi, valutare in prima battuta la sicurezza di questi interventi per assicurarsi che non interferiscano con i farmaci specifici o esacerbino i sintomi della patologia.

Dosi e Modo d'uso

I dosaggi di Acido-Alfa-Lipoico più utilizzati sono di 300-800 mg/die, per un periodo di almeno tre settimane.
In particolare 600 mg/die è la dose da assumere quando la sintomatologia è acuta; 300 mg/die è una dose adatta per la fase di mantenimento.

Tossicità da eccesso di ALA

Gli effetti riportati sono sudorazione, palpitazioni e tremori, stanchezza e crisi ipoglicemica che si presentata nel tardo periodo post prandiale. Orticaria e prurito sono gli eventi avversi più comuni, ma sono generalmente lievi e scompaiono da soli. L’acido lipoico è anche associato a un aumento dose-dipendente di nausea, vomito e vertigini. Dosi superiori a 1.200 mg e 1.800 mg hanno effetti avversi più frequenti. Nella maggior parte dei casi la sindrome ipoglicemica è transitoria e si risolve spontaneamente entro 3-6 mesi dalla diagnosi, soprattutto quando vengono sospesi il prodotto. La dieta, attraverso l’assunzione di pasti piccoli e frequenti con un ridotto contenuto di carboidrati, può fornire un primo beneficio al paziente.

Avvertenze

 

Se si è in trattamento con farmaci ipoglicemizzanti prima dell’eventuale uso del prodotto consultare il medico.

 

 

– Anna Gorąca et al – Lipoic acid – biological activity and therapeutic potential. Pharmacological Reports 2011, 63; 849-58

– Saad Javed et al – Treatment of painful diabetic neuropathy. Ther Adv Chronic Dis 2015, Vol. 6(1) 15–28

– V A Tutelyan, A A Makhova, et al – Lipoic acid: physiological role and prospects for clinical application. Vopr Pitan 2019;88(4):6-11

–  Lipoic acid – biological activity and therapeutic potential. Gorąca A, Huk-Kolega H, Piechota A, Kleniewska P, Ciejka E, Skibska B. Pharmacol Rep. 2011;63(4):849-58. Review. Alpha-lipoic acid as a dietary supplement: molecular mechanisms and therapeutic potential. Shay KP, Moreau RF, Smith EJ, Smith AR, Hagen TM. Biochim Biophys Acta. 2009 Oct;1790(10):1149-60. doi: 10.1016/j.bbagen.2009.07.026. Epub 2009 Aug 4.Review.